Nuovi (?) consigli inutili (però d’autore) e anche un consiglio utile.

Prima quello utile: andate subito sul blog Adci che ci sono ben sei posizioni aperte in RMG connect.

Poi i consigli di Lele Panzeri agli adorabili giovinazzi, come li chiama lui, tratti dal suo libro C’ero una volta.

Ne riporto qui qualche riga, l’intero brano si può leggere qui, oltre che nel libro.

Cosa farei io, se avessi vent’anni e avessi il pepe al culo?
Forse farei qualcos’altro.

(…)

Se avessi vent’anni e il pepe al culo, cercherei altri due come me, affitterei un trilocale più servizi, metterei il nome sulla porta e comincerei a cercare clienti e idee.
Ecco cosa farei.
I clienti sono più affamati di idee nuove e fresche che non i direttori creativi in carica nei posti strategici.
Difficile?
Mai come entrare in un’agenzia e anche mai come, una volta miracolosamente entrati, farsi ascoltare da quelli davanti nella fila.

Il Lele, già presidente Adci, è anche corporate blogger per Cazzificio Moretti .

[I “consigli inutili per giovani creativi” sono una serie (inutile) iniziata qui, continuata qui e poi qui e qui e qui e anche qui].

6 commenti
  1. cetri ha detto:

    E dove li trova i soldi un ventenne per mettere il proprio nome sulla porta?
    Per il momento mi accontento di curare l’immagine di un paese qua vicino, fare qualche lavoretto come freelance, dare una mano in un ristorante, continuare gli studi e farmi le ossa in agenzia. Di più, ho una vita sociale e una ragazza a cui render conto. Toglietemi anche le ore per dormire e sarà la fine. :D

    Intanto metto via i soldi per il fermacarte. Domani penserò ad una porta d’ingresso.
    Forza e coraggio.

  2. baldo ha detto:

    Me lo ripeto da anni, e non lo ho ancora fatto. qualcosa vorrà pur dire :(

  3. max ha detto:

    vi capisco. forse lele si sbaglia, o meglio, dice cose che magari vanno tradotte.

    “il nome sulla porta” è una frase feticcio della pubblicità anni 80-90 (e anche 70 mi sa), quando la gente di talento stava tutta dentro 4-5 posti “giusti” (e il posto giusto cambiava un paio di volte l’anno, con conseguente trasferiemnto dei più in gamba, e aumenti di stipendio di default e avanti), ora il posto giusto è dovunque siete voi.

    non scrivo queste parole con leggerezza, credete, e ho rispetto per la fatica che si fa oggi per affermarsi (non solo da giovani), credo davvero che la parte da prendere a modello, delle parole di lele panzeri, sia quella che esorta a non aspettare ad investire su di sè.

    cosa che voi mi sembra stiate già facendo (so di cetri, meno di baldo). forza e coraggio.

  4. Annie ha detto:

    stavo per scriverti una mail, in cui non avrei forse usato il tu, perchè non mi viene poi così naturale. e invece scrivo sul bog, che magari la mia domanda potrebbe interessare anche qualcun altro (e se invece no, non esitare a cancellare il mio commento, che non mi offendo.)
    dunque, come si fa a diventare un buon committente? io sto decidendo se entrare nell’azienda di famiglia, e mi chiedo come formarmi. (posso fare corsi solo la mattina – causa cura infanti, ho un annetto di tempo, e mi piacerebbe stimare i miei maestri, se no non imparo)
    ah, vivo a milano e non sono laureata.

    c’è qualche speranza per una ventottenne decisamente in ritardo?

  5. max ha detto:

    che bella domanda, grazie.

    il tema è un po’ vasto, messo così… non saprei neanche come approcciare la cosa… se ti va di specificare un po’ meglio le tue esigenze ne possiamo parlare qui sul blog, se invece dobbiamo scambiare qualche pensiero sul tema, beh direi che via mail è meglio.

  6. Annie ha detto:

    ciao max, grazie di avermi risposto.
    sarò offline per due giorni. ma ti scrivo sicuramente una mail un po’ più dettagliata. a presto annie

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